L’inquinamento psicologico in ufologia (di Alfredo Benni)
L’inquinamento psicologico in ufologia come nella religione è un fenomeno che è sempre esistito. Inquinare i pozzi affinche l’acqua limpida e cristallina sia avvelenata. Confondere le menti, ribaltare le responsabilità, fare in modo che la realtà sia confusa con la fantasia. Calcare talmente la mano che non si distingua più realtà ed immaginazione. Uno strumento per ottenere questo scopo è infilare ovunque riferimenti religiosi.
La religione da sempre esercita un ruolo attrattivo predominante per gli italiani. E’ cablata nella nostra cultura e permea ogni ragionamento, ogni azione e il comportamento di molte persone. Spesso vediamo che si desidera infilare il fenomeno religioso ovunque, anche in ufologia. E così ogni tanto assistiamo a derive mistico religiose con Gesù che arriva in astronave o Orbs che si manifesterebbero in maniera ciclica e rassicurante con facce che sprizzano amore universale e serenità. Una vera saldatura fra ufologia, medianità, spiritualità e religione. Non è un caso se ogni tanto vediamo ricorsivamente fenomeni che richiamano una Medjugorje ufologica.
Spesso si promuovono questi moti pseudo religiosi che mischiano un po’ tutto cercando la legittimazione con foto eclatanti che dimostrerebbero un “contatto” con il divino e sovrannaturale. Inutile dire che certe immagini sono talmente assurde che non necessitano nemmeno di tante analisi per capire che siano false.
In Valmalenco abbiamo un esempio lampante di tutto questo. Inutile indagare oltre dato che per bocca degli stessi attori, i testimoni non sono testimoni ma nasconderebbero altri “veri” testimoni in un gioco continuo di scatole cinesi. Ma la cosa importante non è chi abbia fatto il falso. Se l’autore del falso sia Tizio, Caio o Sempronio. La cosa importante è che esistano i falsi. Falsi di cui nessuno si prende la responsabilità cercando di scaricare l’operato di volta in volta sui poteri forti, su fantomatiche macchinazioni o addirittura su moderne e tecnologiche interferenze aliene.
La discrasia fotografica
L’ultimo paravento di questa serie di assurdità è la cosiddetta “discrasia fotografica”. La discrasia fotografica sarebbe una palese incongruenza a livello fotografico, non generata da casualità o inconveniente tecnico, come neppure da mano umana, ma da precisa e mirata interferenza da parte di causa esterna. Tale causa esterna sarebbe di natura intelligente e interagente. In grado di interferire sino negli aspetti più profondi della fotografia e, non solamente di questa. Tale intelligenza occulta sarebbe l’unica regia del vissuto umano.
In questo modo se nella foto io avessi palesemente un faretto da incasso potrei sempre dire che si tratta di una astronave madre dato che avremmo un UFO che manipola a tal punto la realtà da essere ritratto come un faretto e non come un UFO. In questo modo si perde completamente il contatto con la realtà e si può far passare qualunque cosa.
Poteri forti, complottismo e supercazzole
E’ noto che quando non sa più che pesci pigliare e le unghie stridono sui vetri, si gioca l’arma definitiva: i servizi segreti. E’ sempre colpa di questi servizi segreti brutti e cattivi che altro non sanno fare che fare disinformazione, vietare e occultare. Alla fine che cosa hanno occultato non si sa. Occultano foto false forse? E perché qualcuno dovrebbe fare da testimone fittizio ad un testimone che ha prodotto un falso? Forse non si capisce quanto sia ridicolo tutto questo, ma lo è. Ripetiamo la domanda: ci sono questi falsi si o no? Se ci sono qualcuno li avrà fatti. Noi abbiamo solo portato alla luce la cosa. E altro verrà fuori. La cosa divertente che a questo punto i fedeli o adepti della Valmalenco non se la prendono con chi ha fatto i falsi (indipendentemente da chi sia l’autore); se la prendono con chi mette in luce i falsi. E questo è esilarante e dimostra il livello di intelligenza di questa gente. Un motto latino attribuito al cardinale Carlo Carafa recita “Vulgus (Mundus o Populus) vult decipi, ergo decipiatur” e letteralmente può essere tradotto in «Il popolo (il mondo) vuole essere ingannato, e allora sia ingannato». Sembra che nulla sia cambiato dal 1500 ad oggi.
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